9 settembre 2010
La casa famiglia per persone gravemente disabili, creata dalla cooperativa 'Spes contra spem', è a rischio chiusura a causa della mancanza di fondi.
Roma: Casablu, la casa famiglia per persone disabili nata dal sogno e dalla volontà della Cooperativa sociale “Spes contra spem” compie, in questi giorni, dieci anni di attività. Tuttavia non c'è aria di festa (a dispetto dei tanti traguardi raggiunti): dieci anni dopo l'apertura, il timore è che tutto quello che si è costruito, a favore di persone con handicap gravissimi, venga spazzato via, c'è il serio pericolo che Casablu – la quale accoglie 12 persone con handicap, offrendo assistenza qualificata in un clima di amicizia e condivisione - venga chiusa.
"Da soli non ce la facciamo. Non più. – afferma il Presidente della Cooperativa 'Spes contra spem', Luigi Vittorio Berliri – Il rischio che corriamo è quello di vanificare tutto lo sforzo fatto da noi e da chi per anni ci ha sostenuto. Il rischio, in ultima istanza, è quello di chiudere le case".
Da anni il contributo del Comune è insufficiente e, oramai, gli ostacoli e le difficoltà stanno diventando insormontabili: per questo 'Spes contra spem' lancia, non solo alle istituzioni ma a tutti i cittadini, l'S.O.S. - "Sostienici O Spariremo"!
Dai una mano alla speranza o finiranno in frantumi, oltre a Casablu, anche le altre tre case famiglia di cui 'Spes contra spem' si occupa: 'CasaSalvatore', 'L'Approdo' e 'Semi di autonomia', in cui vivono persone adulte con disabilità, ragazzi adolescenti a rischio e giovani in difficoltà.
L'appuntamento a cui non possono mancare tutti gli amici e i sostenitori di 'Spes contra spem' è il 26 settembre alle ore 17.00, nel giardino di Casablu, in via Comano 45, per festeggiare comunque i primi dieci anni di attività pieni di speranza. E per trovare le risorse per continuare a festeggiare i prossimi, assieme. Spes contra spem!
Addetto stampa ‘Spes contra spem’ Carmela Cioffi
cell. 338.1090669, tel. 06.93938727
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