mercoledì 25 marzo 2009

Roma, al via in Comune 44 assunzioni disabili in 4 anni

Quarantaquattro persone diversamente abili prenderanno servizio presso il Comune di Roma nel giro di 4 anni. Lo comunica l’assessore alle Risorse Umane Enrico Cavallari.
”I primi 11 dipendenti - spiega Cavallari - verranno assunti quest’anno, gli altri entro il 2013: tutti firmeranno un contratto a tempo indeterminato e full time, grazie ad una convenzione stipulata a fine 2008 tra il Dipartimento I (Risorse Umane) e la Provincia di Roma relativa all’inserimento al lavoro delle cosidette categorie protette. In questa maniera diamo il via ad un percorso a cui teniamo molto, ovvero quello dell’inserimento e dell’integrazione dei disabili nel Comune di Roma.
Da circa dieci anni e’ in vigore la legge 68/99 che consente di accogliere persone portatrici di handicap: siamo lieti e onorati di essere tra i primi Enti Locali, all’esito dell’entrata in vigore della legge, ad aprire le porte ai diversamente abili, una risorsa che siamo certi dara’ valore aggiunto e un ottimo supporto ai dipendenti che gia’ prestano servizio in Campidoglio.
I lavoratori verranno selezionati in base alle graduatorie del centro per l’impiego della Provincia di Roma”.

[Fonte: DisaBlog]

martedì 24 marzo 2009

Disabilità, in prima pagina sul portale web del Comune di Roma

Sul sito web del Comune di Roma la disabilità è in prima pagina.
Nella home page, in alto a destra, è presente un banner attivo (nell'immagine a fianco): cliccandoci, si entra direttamente nel sito dell'Ufficio Disabili.
"Un importante passo in avanti", commenta Antonio Guidi, delegato per le Politiche dell'Handicap del Campidoglio. Lo spazio web dedicato ai disabili, preannuncia Guidi, è destinato a divenire un efficace "luogo di informazione e comunicazione" sul tema, a tutto campo.

[Fonte: Comune di Roma]

mercoledì 18 marzo 2009

21 marzo, Giornata mondiale della sindrome di Down

Il 21 Marzo si celebra la Giornata Mondiale della sindrome di Down.

Le associazioni a livello mondiale celebrano i grandi passi compiuti a livello di integrazione sociale delle persone con sindrome di Down.

Quest’anno ricorre anche il 50° anniversario della scoperta del professor Jerome Lejeune che ha individuato, nelle persone con sindrome di Down, la presenza di un cromosoma in più nella coppia definita n.21, motivo per cui questa condizione genetica è scientificamente definita anche Trisomia 21.

In Italia il Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome Down ha scelto come argomento per le sue campagne di sensibilizzazione per tutto il 2009 il tema del lavoro.

L’accesso al mondo del lavoro è l’evoluzione di un percorso di vita che porta la persona con sindrome di Down a diventare adulta con un suo posto nella società, che la rispetti nella sua peculiarità e la accolga offrendole pari opportunità a tutti i livelli. Anche se non tutte le persone con la sindrome di Down sono inseribili nel mercato del lavoro, il numero di coloro che trovano oggi una giusta occupazione è ancora molto inferiore alle potenzialità.

Il Coordinamento Nazionale intende sollecitare in proposito l’attenzione dell’opinione pubblica, ma soprattutto delle aziende, affinchè queste possano mettere alla prova persone con sindrome di Down come veri lavoratori. Si vuole altresì offrire ai datori di lavoro la collaborazione con le associazioni a supporto dell’inserimento lavorativo.

Un invito rivolto al settore pubblico e privato perché le convenzioni, le norme, e le buone prassi si traducano finalmente in azioni concrete al di là di preconcetti e pregiudizi.

Tante le iniziative delle molte associazioni presenti sul territorio nazionale, a testimonianza dell’impegno incessante di mediazione e relazione.

Nella seconda domenica di ottobre si celebra invece in Italia la Giornata Nazionale della persona con sindrome di Down, in cui vengono intraprese azioni comuni sia di sensibilizzazione che di raccolta fondi a supporto dei progetti e delle tante attività di cui si fanno carico le associazioni per promuovere i diritti e l’inserimento sociale delle persone con sD.

[Fonte: Disablog.it]

lunedì 9 marzo 2009

Si applichi quella legge che esonera dalle visite inutili

Da un lato lo spirito della Legge 80 del 2006 e del suo Decreto attuativo del 2007 è chiarissimo: evitare inutili visite di revisione a persone con menomazioni o patologie stabilizzate e ingravescenti. Dall'altro lato, però, le indicazioni operative per le Aziende USL e le misure di tutela per il cittadino sono pressoché assenti, tant’è che in molte zone d'Italia l’entrata a regime di quelle norme è ancora lontana dall'applicazione reale. Cittadinanzattiva lancia una campagna di sensibilizzazione sul problema, alla quale hanno già aderito numerose associazioni

Con la Legge 80 del 9 marzo 2006 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, recante misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione), il Parlamento ha previsto che i soggetti portatori di menomazioni o patologie stabilizzate o ingravescenti - inclusi quelli con sindrome da talidomide - che abbiano dato luogo al riconoscimento dell’indennità di accompagnamento o di comunicazione, siano esonerati da ogni visita medica finalizzata all’accertamento della permanenza della minorazione civile o dell’handicap (articolo 2, comma 3).
Più di un anno dopo, il Decreto applicativo (Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 2 agosto 2007, Individuazione delle patologie rispetto alle quali sono escluse visite di controllo sulla permanenza dello stato invalidante) ha fissato dodici voci relative a condizioni patologiche che determinano una grave compromissione dell’autonomia personale e gravi limitazioni delle attività e della partecipazione alla vita comunitaria.
Per ciascuna di tali voci viene indicata la documentazione sanitaria - rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata - idonea a comprovare la patologia o la menomazione, da richiedere alle Commissioni Mediche delle Aziende Sanitarie Locali o agli interessati, solo qualora non sia stata acquisita agli atti o non più reperibile.

Da un lato, dunque, lo spirito della norma è chiarissimo: evitare, cioè, inutili visite di revisione. Dall'altro lato, però, le indicazioni operative per le Aziende USL e le misure di tutela per il cittadino sono pressoché assenti, tant’è che l’entrata a regime del Legge 80/06 e del suo Decreto attuativo è in molte zone d’Italia ancora lontana dall'applicazione reale.
Su questi temi va certamente segnalato che già nell'estate del 2008 il Servizio della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) Handylex.org aveva dato ampie ed esaurienti indicazioni, con un articolato documento ancora disponibile e ancora (purtroppo) valido [vi si accede cliccando qui, N.d.R.].
Nel frattempo, però, le proteste e le iniziative si sono moltiplicate e ad esempio Cittadinanzaattiva - alla luce delle numerose segnalazioni ricevute da cittadini e associazioni di malati cronici - ha denunciato proprio in questi giorni «la perdurante mancanza di informazioni, il peso enorme della burocrazia e la mancata applicazione di tali norme».
Questa organizzazione, dunque, insieme alle associazioni componenti del Direttivo del Coordinamento nazionale Malati Cronici (CnAMC) - rete della stessa Cittadinanzattiva, istituita nel 1996 - ha deciso di avviare una campagna, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni su questi problemi, per far sì che venga rispettato e attuato al più presto quanto stabilito dalla suddetta Legge 80/06 e dal relativo Decreto attuativo.
In tal senso sono stati messi a disposizione dei cittadini alcuni documenti che sostanziano ulteriormente i contenuti dell’iniziativa.

Da segnalare infine che tra le varie associazioni che hanno già aderito alla campagna vi sono anche la FAIP (Federazione Associazioni Italiane Para-Teraplegici), la UILDM e UNIAMO-FIMR (Federazione Italiana Malattie Rare).


[Fonte: Handylex.org]

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