Comunicato stampa
Si è tenuta una riunione, convocata dall’assessore alle politiche sociali del comune di Roma Sveva Belviso, con le centrali cooperative (Confcooperative, Lega Coop e AGCI).
Le case famiglia hanno portato un dettagliatissimo studio di trenta pagine, con il dettaglio di tutti i costi sostenuti, per pagare il personale e il cibo, l’affitto, il riscaldamento, la luce…
Attualmente il comune paga 97 euro al giorno per una persona con lieve disabilità e 127 per le persone con gravissima disabilità.
Secondo i conti portati in assessorato, servirebbero 222 euro per le persone con lieve disabilità e 286 euro per le persone con grave disabilità.
L’assessore ha riconosciuto la completezza del lavoro portato, e ci rappresenta il problema finanziario in cui versa il comune di Roma. Servirebbero 10 milioni di euro in più.
Le case famiglia lanciano un appello: non chiediamo la Luna, ma i fondi per sopravvivere.
Vogliamo un percorso condiviso con l’amministrazione che porti in tre anni a sanare la situazione.
Chiedono pertanto al Sindaco Alemanno, all’assessore al Bilancio Carmine Lamanda, al Consiglio Comunale e a tutte le istituzioni, Provincia e Regione di dare una forte indicazione sulle priorità per la Città: le politiche sociali e le case famiglia vengono o no prima della Nuvola di Fuksas?
Adeguare le rette basterebbe meno del 2% del costo della 'Nuvola' di Fuksas.
Scampato il pericolo di chiudere a fine 2010, grazie ad un piccolo stanziamento di un milione di euro, non vorremmo trovarci a dover spostare in avanti di qualche mese la data di chiusura.
Sono oltre trecento i disabili ospitati nelle case famiglia a Roma.
Aspettano una risposta concreta dall’amministrazione...
Il presidente di Casa al Plurale
Luigi Vittorio Berliri
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