Su 400 strutture testate nella capitale (come bar, alberghi e ristoranti), pochissime sono quelle totalmente accessibili alle persone disabili.
A sottolinearlo è stata a Roma Silvia Pontesilli, presidente dell’associazione 'Roma nel sociale'. I locali sono stati valutati per il progetto “Roma mobile guide“, appena presentato in Campidoglio.
Ma il quadro che emerge è quello di una capitale difficile da visitare per chi ha una disabilità, soprattutto se motoria.
“Quelli accessibili sono i grandi hotel di lusso che hanno oltre 50 camere. Ti impongono di prendere una suite, con bagno accessibile, che può venire a costare anche 300 euro- sottolinea Pontesilli-. Il problema sono i piccoli alberghi, i bed and breakfast e i ristoranti del centro storico. Ci vorrebbe l’aiuto del sindaco Alemanno o di qualcuno in Regione per riuscire a cambiare finalmente questa situazione”.
Pontesilli ha, inoltre, aggiunto di non voler aprire una polemica con gli albergatori romani ma di voler, al contrario, proporre un tavolo di lavoro comune. Alcuni rappresentanti di categoria presenti in sala hanno dato la loro disponibilità a portare avanti progetti condivisi, sottolineando però che, spesso, quando si tratta di palazzi storici, la sovrintendenza non permette la modifica degli edifici. Cosa che rende impossibile creare spazi accessibili per le persone disabili.
“Con le sovrintendenze abbiamo spesso avuto un muro contro muro- ha aggiunto Antonio Guidi, delegato del sindaco di Roma per la Disabilità-. È necessario, invece, lavorare in un'ottica di collaborazione. È quello che speriamo di riuscire a fare al più presto”.
[Fonte: Disablog]
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