Il Dipartimento Politiche sociali e Promozione della Salute di Roma Capitale conferma anche per l’ultimo Angelus di papa Benedetto XVI il servizio di navetta gratuita per i fedeli con disabilità motoria che desiderino essere presenti domenica 24 febbraio a Piazza San Pietro.
Il servizio sarà in funzione dalle 9.00 alle 14.00 per portare i fedeli a piazza San Pietro e, al termine dell’Angelus, riportarli al punto di partenza.
Le navette saranno disponibili in via Giolitti accanto alla Stazione Termini, al Terminal Autostazioni Tibus della Stazione Tiburtina e davanti alla Stazione Ostiense in via delle Cave Ardeatine.
I fedeli con disabilità motoria sono, in caso di necessità, autorizzati a salire a bordo dei mezzi con un accompagnatore.
Eventuali ulteriori informazioni potranno essere richieste al numero verde 800.033.929 sabato 23, dalle 9.00 alle 18.00, e domenica 24, dalle 8.30 alle 14.00.
“Poter assistere alla recita dell’Angelus grazie ad un servizio di trasporto gratuito messo a disposizione non solo dei cittadini disabili di Roma, ma di tutta Italia, assume una importanza capitale per i fedeli più fragili del nostro Paese - commenta il Collaboratore del Sindaco alle Politiche per la Disabilità Michele Colangelo - Coloro che vorranno partecipare potranno infatti condividere un momento di alta spiritualità presenziando un appuntamento di portata storica per l’intera cristianità”.
[Fonte: Disabili.com]
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venerdì 22 febbraio 2013
Trasporto disabili: navette gratuite per l'ultimo Angelus di Papa Benedetto XVI
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martedì 2 dicembre 2008
Disabili: no del Vaticano alla Convenzione ONU
La Santa Sede non aderisce al documento delle Nazioni Unite entrato in vigore a maggio perchè, spiega "Manca un esplicito divieto alla pratica all'aborto".
Dopo gli omosessuali, I disabili. E’ polemica dopo la decisione del Vaticano di non firmare la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, entrata in vigore l'8 maggio scorso. La Santa Sede aveva gia' annunciato il proprio rifiuto, ma è stato confermato alla vigilia della giornata internazionale delle persone con disabilità, promossa dalle Nazioni Unite sul tema "Dignità e giustizia per tutti noi".
La Convenzione Onu sui diritti dei disabili è il primo trattato sui diritti umani del Terzo Millennio: il Vaticano ha partecipato attivamente ai lavori per la stesura del testo, durati cinque anni ma, alla conclusione, si e' rifiutata di firmarlo perché il documento non ha inserito un divieto esplicito nei confronti dell'aborto.
La convenzione Onu sui diritti dei disabili, circa 650 milioni nel mondo, è stata approvata dall'assemblea generale dell'Onu nel 2006. Il Vaticano ritiene infatti "tragico che una imperfezione del feto possa essere una condizione per praticare l'aborto", come riconosce una Convenzione il cui obiettivo è "proteggere le persone con disabilità da tutte le discriminazioni riguardo all'esercizio dei loro diritti". L'articolo 10 della Convenzione, però, prevede espressamente il diritto alla vita per le persone disabili ed impegna gli Stati a mettere in atto le misure perché questo accada.
La Convenzione, con i suoi 50 articoli, elabora in dettaglio i diritti delle persone con disabilità. Si occupa, tra l'altro, di diritti civili e politici, accessibilità, partecipazione, diritto all'educazione, alla salute, al lavoro e alla protezione sociale. E soprattutto, la Convenzione riconosce che un cambiamento di atteggiamento nella società è indispensabile per consentire alle persone con disabilità di raggiungere la piena eguaglianza.
I dubbi del Vaticano erano emersi a febbraio, quando la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, aveva denunciato il rifiuto del Vaticano di non firmare il documento come una scelta che rischiava di avere 'pesanti riflessi' sul processo di ratifica in molti Paesi del mondo. Era stato sempre monsignor Celestino Migliore, osservatore permanente della Santa Sede presso l'Onu, a spiegare il perchè.
[Fonte: Disabili.com]
Dopo gli omosessuali, I disabili. E’ polemica dopo la decisione del Vaticano di non firmare la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, entrata in vigore l'8 maggio scorso. La Santa Sede aveva gia' annunciato il proprio rifiuto, ma è stato confermato alla vigilia della giornata internazionale delle persone con disabilità, promossa dalle Nazioni Unite sul tema "Dignità e giustizia per tutti noi".
La Convenzione Onu sui diritti dei disabili è il primo trattato sui diritti umani del Terzo Millennio: il Vaticano ha partecipato attivamente ai lavori per la stesura del testo, durati cinque anni ma, alla conclusione, si e' rifiutata di firmarlo perché il documento non ha inserito un divieto esplicito nei confronti dell'aborto.
La convenzione Onu sui diritti dei disabili, circa 650 milioni nel mondo, è stata approvata dall'assemblea generale dell'Onu nel 2006. Il Vaticano ritiene infatti "tragico che una imperfezione del feto possa essere una condizione per praticare l'aborto", come riconosce una Convenzione il cui obiettivo è "proteggere le persone con disabilità da tutte le discriminazioni riguardo all'esercizio dei loro diritti". L'articolo 10 della Convenzione, però, prevede espressamente il diritto alla vita per le persone disabili ed impegna gli Stati a mettere in atto le misure perché questo accada.
La Convenzione, con i suoi 50 articoli, elabora in dettaglio i diritti delle persone con disabilità. Si occupa, tra l'altro, di diritti civili e politici, accessibilità, partecipazione, diritto all'educazione, alla salute, al lavoro e alla protezione sociale. E soprattutto, la Convenzione riconosce che un cambiamento di atteggiamento nella società è indispensabile per consentire alle persone con disabilità di raggiungere la piena eguaglianza.
I dubbi del Vaticano erano emersi a febbraio, quando la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, aveva denunciato il rifiuto del Vaticano di non firmare il documento come una scelta che rischiava di avere 'pesanti riflessi' sul processo di ratifica in molti Paesi del mondo. Era stato sempre monsignor Celestino Migliore, osservatore permanente della Santa Sede presso l'Onu, a spiegare il perchè.
[Fonte: Disabili.com]
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