Accendere e spegnere la luce, aprire la porta, formulare parole e frasi,
utilizzando esclusivamente il pensiero.
Non è fantascienza ma una
possibilità reale, frutto della ricerca italiana che ha permesso di
creare un prototipo di interfaccia cervello-computer, in grado di far
comunicare, attraverso gli impulsi del cervello, i pazienti ‘locked in’,
cioè in uno stato avanzato della disabilità in cui non si è in grado di
muovere neppure gli occhi.
La novità nasce da un progetto di un team di ricerca guidato da Febo Cincotti, ricercatore della Fondazione Santa Lucia Irccs di Roma, finanziato da Fondazione AriSLA per la ricerca sulla Sla, con il contributo di Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica.