Comunicato Stampa
Avrai cura di me anche oggi?
Quando le case famiglia restano invisibili
anche se i conti e i risultati sono sotto gli occhi di tutti
Mafia Capitale, denari pubblici sperperati: chiediamo che i soldi siano finalmente spesi là dove servono
Roma, 5 dicembre - Esiste anche la cooperazione sana. Esiste anche il “sociale” fatto da chi crede, da chi spera, da chi si rimbocca le maniche, da chi di notte lavora per stare al fianco di chi ha bisogno.
Sono, ad esempio, le tante case famiglia di Roma e del Lazio, dove educatori, operatori, volontari lavorano tutti i giorni dell’anno, nonostante le difficoltà.
Sulla scorta di quanto sta emergendo dalle recenti inchieste, Casa al Plurale, il Coordinamento di tali strutture di accoglienza per persone con disabilità a Roma e nel Lazio, chiede con urgenza al Sindaco Ignazio Marino, all’Assessore al Bilancio Silvia Scozzese e all’Assessore alle Politiche Sociali Rita Cutini un incontro perché i soldi alle case famiglia, davvero, non bastano.