venerdì 15 giugno 2012

La Città dei Sordi. Due mondi si incontrano in un’unica città: il Teatro

Le diversità sono il fondamento per la costruzione di una società ma accade spesso che queste rimangano, invece, delle monadi, chiuse ed isolate all’interno della stessa comunità: delle città silenziose, separate le une dalle altre.

Tra queste città si trova quella dei sordi, invisibile agli udenti, dotata di una propria lingua (la LIS), una propria storia ed una propria cultura. La città dei sordi nella città degli udenti: sensibilità che si incrociano, emozioni e sensazioni identiche ma manifestate in maniera differente. 

Tre anni fa, una coppia di attori “Diversamente Comici” (Giuditta Cambieri e Francesco D’Amico) ebbero l’idea “rivoluzionaria” di creare un’iniziativa che portasse a teatro sordi e udenti e li facesse sorridere delle stesse battute: un nuovo tipo di cabaret – un cabaret diversamente comico – che rispondesse alla sfida di trasmettere in modo vivace ed autoironico importanti riflessioni sulla difficoltà di comunicare. 

Da quell’esperienza nasce, oggi, La Città dei Sordi - storie svelate dal mondo dei sordi: un contenitore teatrale di mondi diversi raccontati attraverso immagini, segni, ritmi e silenzi con una leggerezza e un’ironia che riesce ad andare in profondità. La comunicazione non è più superficiale.

In questa occasione Giuditta Cambieri e Francesco D’Amico si uniscono ad un altro gruppo di attori sordi ed udenti (il gruppo di teatro di strada “Teatro che non c’è”) per raccogliere storie e testimonianze di vita che permettano al pubblico – anch’esso sia sordo che udente – di condividere momenti poetici, ironici, comici e melanconici attraverso l’esperienza di una comunicazione che parla con le mani, ascolta con gli occhi e comunica andando oltre le parole. 

La Città dei Sordi - storie svelate dal mondo dei sordi (di Giuditta Cambieri – con Giuditta Cambieri, Francesco D’Amico e gli attori del Teatro che non c’è) sarà in scena nella stagione 2012/2013 nel corso della III edizione di Sguardi S-velati
Si ringrazia l’Istituto Statale dei Sordi di Roma e la Biblioteca ISSR.

[Fonte: Teatro Due Roma]

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