La Provincia di Roma realizza - su richiesta degli Istituti scolastici e d'intesa con le famiglie - interventi di Assistenza specialistica in favore di alunni con disabilità sensoriale che frequentano scuole di ogni ordine e grado.
Nelle scuole superiori di secondo grado l'intervento è esteso anche alle altre forme di disabilità ed erogato a seguito di presentazione di un progetto globale di integrazione scolastica.
L'Assistenza agli alunni disabili, si attua attraverso l'intervento di operatori specialistici qualificati.
Contatti:
Ufficio Assistenza Scolastica alunni disabili. Viale di Villa Pamphili, 84 - 00152 Roma
Tel. 06 6766 5322/5321. Fax 06 6766 5413
Documenti da scaricare
- Modello Progetto ASSIS SPEC 2009-10.pdf 103 Kb (pdf)
- LineeGuida Assistenza Scolastica 2009 2010.pdf 27 Kb (pdf)
Per informazioni:
http://www.provincia.roma.it/percorsitematici/sociale/approfondimento/assistenza-scolastica-0
[Fonte: NTDLazio]
martedì 19 maggio 2009
martedì 12 maggio 2009
Lazio, Progetto “Abilmente”: favorita capacità imprenditoriale dei disabili
“Sostenere l’autonomia ed il protagonismo delle persone disabili attraverso la creazione di impresa e forme di lavoro autonomo è la strada maestra attraverso la quale le capacità imprenditoriali possono emergere nel mondo del lavoro e della cooperazione sociale”. Queste le parole dell’Assessore al Lavoro, Pari opportunità e Politiche giovanili della regione Lazio Alessandra Tibaldi nel corso dell’intervento al convegno “Abilmente: l’inclusione sociale attraverso l’imprenditorialità”, tenutosi oggi presso il ForumPA.
“Con il progetto “Abilmente” – ha proseguito Tibaldi - realizzato da BIC Lazio in collaborazione con la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (F.I.S.H.), l’Agenzia Lazio Lavoro e l’Assessorato alle Politiche per le Periferie, lo Sviluppo locale ed il Lavoro del Comune di Roma si è data vita ad una esperienza pilota che si inserisce nella strategia regionale di inclusione sociale diretta a rafforzare e incrementare la partecipazione al mercato del lavoro delle persone con disabilità”.
“E sempre nella direzione di favorire l’inserimento lavorativo delle persone disabili - ha concluso l’Assessora – abbiamo messo a disposizione risorse del POR FSE 2007-2013 (Asse Inclusione), all’interno dell’Avviso per la presentazione delle candidature dirette alla realizzazione di misure di accompagnamento all’inserimento, alla stabilizzazione occupazionale ed alla qualificazione delle condizioni di lavoro dei lavoratori diversamente abili. Una linea d’azione di questo avviso è finalizzata all’erogazione di incentivi a persone disabili ai sensi della L. 68/99 per lavoro autonomo o creazione di imprese. Inoltre la stessa Legge Regionale 19/2003 promuove l’esercizio di lavoro autonomo o di impresa per le persone con disabilità e in questo quadro rientra anche il Programma operativo disabili."
[Fonte: Disablog.it]
“Con il progetto “Abilmente” – ha proseguito Tibaldi - realizzato da BIC Lazio in collaborazione con la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (F.I.S.H.), l’Agenzia Lazio Lavoro e l’Assessorato alle Politiche per le Periferie, lo Sviluppo locale ed il Lavoro del Comune di Roma si è data vita ad una esperienza pilota che si inserisce nella strategia regionale di inclusione sociale diretta a rafforzare e incrementare la partecipazione al mercato del lavoro delle persone con disabilità”.
“E sempre nella direzione di favorire l’inserimento lavorativo delle persone disabili - ha concluso l’Assessora – abbiamo messo a disposizione risorse del POR FSE 2007-2013 (Asse Inclusione), all’interno dell’Avviso per la presentazione delle candidature dirette alla realizzazione di misure di accompagnamento all’inserimento, alla stabilizzazione occupazionale ed alla qualificazione delle condizioni di lavoro dei lavoratori diversamente abili. Una linea d’azione di questo avviso è finalizzata all’erogazione di incentivi a persone disabili ai sensi della L. 68/99 per lavoro autonomo o creazione di imprese. Inoltre la stessa Legge Regionale 19/2003 promuove l’esercizio di lavoro autonomo o di impresa per le persone con disabilità e in questo quadro rientra anche il Programma operativo disabili."
[Fonte: Disablog.it]
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mercoledì 6 maggio 2009
Mostra fotografica "Patas Arriba" il viaggio in Argentina.
Curata dagli operatori e i ragazzi dell’U.O. Disabili Adulti del IV Distretto
Martedì 19 maggio alle ore 18.00
Centro Diurno Fratelli Lumiere - Largo Fratelli Lumiere, 35/36 Roma
La mostra resterà aperta fino al 24 maggio, dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.
Il tema di questa mostra è il viaggio. Un viaggio eccezionale sembrerebbe. Fuori dei confini nazionali, a 12.000 miglia di distanza, 14 ore di volo.
Eppure l’eccezionalità di questo viaggio non consiste nella distanza da casa. Da anni ormai siamo abituati a modulare i Soggiorni Estivi sulle capacità dei nostri utenti e ogni anno si forma un gruppo di operatori e ragazzi disabili che progetta, insieme, il «viaggio». Un lavoro di gruppo che condivide la scelta dei percorsi, lo studio della storia locale e dei costumi con cui si verrà in contatto, con una metodologia che va dalla prefigurazione all’elaborazione dell’esperienza, utilizzando video, musica e foto, per fissarla nella memoria. In questi anni abbiamo visitato con i ragazzi numerosi paesi europei ed extra-europei: Spagna, Francia, Grecia, Tunisia… abbiamo viaggiato in treno, in nave ed in aereo.
L’eccezionalità di questa esperienza risiede altrove. La vera particolarità sta nel viaggio che abbiamo fatto nella storia di una condizione umana, quella della disabilità: dalla segregazione alla partecipazione.
E’ stata un’occasione importante, perché i nostri utenti hanno potuto prendere coscienza del cambiamento che si è prodotto nella società. Subnormale, portatore di handicap, disabile o diversamente abile, possono sembrare etichette dettate dal momento storico o dalle mode, ma sottendono la trasformazione della qualità della vita di un’intera categoria di persone e della percezione che ne ha la società.
Ha rappresentato l’opportunità di un confronto: inizialmente i ragazzi dicevano: “perché andiamo in Argentina con i matti, noi non siamo mica matti”, perché andiamo così lontano, che ci andiamo a fare? Eppure l’incontro con queste persone ha cancellato ogni forma di pregiudizio, sono le parole di un ragazzo che meglio hanno espresso lo spirito del gruppo e la solidarietà: “…era tutta gente come noi… per aiutare loro… per dare una mano, un aiuto…”.
Un viaggio per non dimenticare, dunque, per non dimenticare quello che i “diversi” hanno subito, forse non loro, non tutti, ma persone come loro e che in molti paesi del mondo ancora stanno subendo.
Un viaggio per valorizzare il percorso che in questi anni abbiamo fatto, loro come persone, noi come servizi.
Martedì 19 maggio alle ore 18.00
Centro Diurno Fratelli Lumiere - Largo Fratelli Lumiere, 35/36 Roma
La mostra resterà aperta fino al 24 maggio, dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.
Il tema di questa mostra è il viaggio. Un viaggio eccezionale sembrerebbe. Fuori dei confini nazionali, a 12.000 miglia di distanza, 14 ore di volo.
Eppure l’eccezionalità di questo viaggio non consiste nella distanza da casa. Da anni ormai siamo abituati a modulare i Soggiorni Estivi sulle capacità dei nostri utenti e ogni anno si forma un gruppo di operatori e ragazzi disabili che progetta, insieme, il «viaggio». Un lavoro di gruppo che condivide la scelta dei percorsi, lo studio della storia locale e dei costumi con cui si verrà in contatto, con una metodologia che va dalla prefigurazione all’elaborazione dell’esperienza, utilizzando video, musica e foto, per fissarla nella memoria. In questi anni abbiamo visitato con i ragazzi numerosi paesi europei ed extra-europei: Spagna, Francia, Grecia, Tunisia… abbiamo viaggiato in treno, in nave ed in aereo.
L’eccezionalità di questa esperienza risiede altrove. La vera particolarità sta nel viaggio che abbiamo fatto nella storia di una condizione umana, quella della disabilità: dalla segregazione alla partecipazione.
E’ stata un’occasione importante, perché i nostri utenti hanno potuto prendere coscienza del cambiamento che si è prodotto nella società. Subnormale, portatore di handicap, disabile o diversamente abile, possono sembrare etichette dettate dal momento storico o dalle mode, ma sottendono la trasformazione della qualità della vita di un’intera categoria di persone e della percezione che ne ha la società.
Ha rappresentato l’opportunità di un confronto: inizialmente i ragazzi dicevano: “perché andiamo in Argentina con i matti, noi non siamo mica matti”, perché andiamo così lontano, che ci andiamo a fare? Eppure l’incontro con queste persone ha cancellato ogni forma di pregiudizio, sono le parole di un ragazzo che meglio hanno espresso lo spirito del gruppo e la solidarietà: “…era tutta gente come noi… per aiutare loro… per dare una mano, un aiuto…”.
Un viaggio per non dimenticare, dunque, per non dimenticare quello che i “diversi” hanno subito, forse non loro, non tutti, ma persone come loro e che in molti paesi del mondo ancora stanno subendo.
Un viaggio per valorizzare il percorso che in questi anni abbiamo fatto, loro come persone, noi come servizi.
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