"Roma città off limits per le mamme e i loro bimbi in passeggino alle prese con metro e autobus. Ascensori e scale mobili assenti, montacarichi solo su richiesta, regolamenti privi di senso".
È quanto denuncia il mensile Quattroruote sul numero di settembre con un articolo sulle tante difficoltà con cui le mamme della capitale devono fare i conti ogni giorno.
"La linea metropolitana sul fronte dell'accessibilità - si legge nell'anticipazione - si dimostra un vero disastro: su 27 fermate della linea A ben 9 non hanno ascensori nè scale mobili. No ascensori in tutta la zona da piazza del Popolo a piazza della Repubblica (fermate Flaminio, Spagna, Barberini e Repubblica); in quelle Ottaviano-San Pietro e Lepanto assenti anche le scale mobili".
L'ATAC, interpellata dal mensile, motiva la mancanza facendo riferimento alla storicità delle fermate.
"Peccato che la stessa realtà - si legge nella nota - si riproponga anche in tutte le fermate sull'Appia (eccetto Subaugusta e Cinecittà) risalenti agli anni settanta. Sulle linea B, fermate Cavour, Colosseo e Circo Massimo, l'unico aiuto potrebbe essere l'utilizzo del montacarichi usato per i disabili e solo previa richiesta all'addetto, con le relative tempistiche".
Quattroruote passa in rassegna anche gli autobus di superficie: circa il 50% dei mezzi non dispone di pedane per facilitare la salita del passeggino. Inoltre una volta a bordo il regolamento prevede che la mamma tenga in braccio il bambino e chiuso il passeggino: soluzione che ottimizza lo spazio a bordo ma non garantisce la sicurezza.
"Alle mamme romane sembra non rimanga altra soluzione che - sostiene il mensile - l'utilizzo dell'automobile ma le manovre richieste per estrarre figli e passeggini dalle vetture nei parcheggi - sempre più stretti - non aiutano. Il progetto dei parcheggi rosa a loro dedicati, lanciato nel 2006 e costato 33 mila euro, è fermo e al momento il Codice della strada non prevede alcuna multa per chi occupa questi spazi (solo 85 in tutta la città) senza averne diritto".
Atac spa, dal canto suo, replica che "contrariamente a quanto diffuso dal mensile relativamente all'accessibilità su metro e bus per le madri con i passeggini, le pedane per i diversamente abili sono progettate e collaudate (e quindi autorizzate all'uso) soltanto per le persone a ridotta mobilità o diversamente abili con carrozzina. Relativamente all'accessibilità sulla metro A, le stazioni sull'Appia, contrariamente a quanto sostenuto dal giornalista, hanno l’ascensore come per esempio a Re di Roma, Ponte Lungo e Furio Camillo. Si precisa inoltre che proprio queste stazioni sono state realizzate cronologicamente prima di quelle centrali, e non dopo, come scrive il mensile".
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