venerdì 3 dicembre 2010

Giornata della disabilità, le associazioni disertano per protesta le celebrazioni

No grazie: le principali associazioni di volontariato che si occupano dei disabili respingono l’invito del ministro Mara Carfagna per i festeggiamenti della “Giornata Internazionale delle Persone con disabilità”.

Il governo ha completamente azzerato, con l’ultima Finanziaria, il fondo per la non autosufficienza, ha falcidiato i finanziamenti per gli insegnanti di sostegno e quelli per favorire l’inserimento lavorativo dei disabili. 
Ecco perché le associazioni del settore ritengono che non ci sia proprio niente da festeggiare: “Non ci saremo, non ci interessa fare solo da spettatori”, affermano i rappresentanti del Fand, la Federazione delle Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità. Analoga posizione è stata assunta dall’ENS - Ente Nazionale Sordi.

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“Avremmo auspicato in tale importante ricorrenza del 3 dicembre che il governo ci desse l’opportunità di confrontarci, per dibattere in modo costruttivo le emergenze che continuano a gravare sulle persone invalide, cieche, sorde e sulle loro famiglie: – spiega il presidente del Fand, Giovanni Pagano – avremmo voluto avere dal governo ad esempio impegni, o almeno risposte precise, sui tagli al finanziamento del Fondo per la non autosufficienza, o a quello per l’inserimento lavorativo dei disabili. Per non parlare poi dei problemi legati all’inserimento scolastico e alla completa assenza di un adeguato sostegno alle famiglie con al loro interno disabili gravissimi”.

Secondo i dati presentati la scorsa settimana a Bologna, nel corso della campagna “I diritti alzano la voce”, il fondo per la non autosufficienza, che nel 2008 poteva contare su 300 milioni, nel 2009 e nel 2010 rispettivamente su 400 milioni, dal 2011 in poi non avrà neanche un euro, come stabilisce la legge di stabilità che il Senato sta per approvare (senza poter modificare una virgola, visto che non ci sono i tempi tecnici per tornare alla Camera).

Il programma delle celebrazioni previste per questo pomeriggio, spiega la presidente dell’Ente nazionale Sordi, Ida Collu, “ha le caratteristiche di una celebrazione di facciata che premia i ‘bravi handicappati’ e cela del tutto i gravi problemi che il mondo della disabilità e le famiglie vivono drammaticamente. Le istituzioni e in primis la politica, con i drastici tagli all’intero settore, hanno messo in ginocchio il sistema degli interventi e dei servizi sociali, che da qui al 2013 saranno gravemente compromessi”. “Il violento attacco che il mondo della disabilità ha subito nel corso del 2010, dalle pensioni e le indennità al sostegno, al diritto al lavoro, fino alla maldestra caccia ai falsi invalidi e ai tagli al 5 per 1000 – conclude Ida Collu – non può culminare in modo credibile con una giornata di festa”.

Ma non tutti sono d’accordo: la defezione di FANS e ENS è contestata dalla Federazione Superamento Handicap: “Sminuire la celebrazione – dice la FISH in una nota – raccoglie nell’immediato un facile plauso demagogico, ma immemore e di scarsa visione futura. Le persone con disabilità che hanno scelto di esserci, di partecipare, di esprimersi, anche oggi, non sono certo così ingenue da disconoscere le drammatiche situazioni che le investono quotidianamente e su cui ogni giorno esprimono rabbia e proposte, disagio e apprezzamento. Chi preferisce, per oggi e a telecamere accese, banalizzare un appuntamento condiviso in tutto il mondo, non è né più saggio né più eroico, anche se ne ottiene in cambio la ricercata visibilità”.

La versione integrale di questo articolo è disponibile all'indirizzo: www.repubblica.it

[Fonte: Disablog]

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