Quando uno dei cinque sensi manca, gli altri si potenziano.
Quando si hanno difficoltà motorie o problemi cognitivi, il contatto con
la natura può dare ancora emozioni belle e forti.
Ecco dunque il primo
“giardino multisensoriale” d’Italia: un concentrato di esperienze
tattili e olfattive - e un nuovo modo di fare riabilitazione – per non
vedenti, disabili di ogni età, anziani. E un’oasi verde per chiunque
cerchi silenzio e riposo.
Si trova nel parco delle Rupicole a Torre
Maura (via delle Rupicole, VIII Municipio)ed è stato inaugurato lo scorso 13 giugno dal vicesindaco Sveva Belviso.
Tutto è concepito per il
benessere, il rilassamento, l’uso attivo del tempo: nell’hortus conclusus delle
Rupicole si possono fare giardinaggio, ortoterapia, aromaterapia,
“laboratorio verde” per i bambini, giochi per piccoli e adulti (disabili
e non). E ci sarà presto un chiosco per vendere i prodotti dell’orto e
dei vivai: ortaggi tipici e poi gli aranci, i limoni e i pompelmi
coltivati nella “meridiana degli agrumi”.
Per i non vedenti è stato attrezzato un “sentiero sensoriale” che percorre tutto il giardino: i disabili possono utilizzarlo in piena autonomia grazie al corrimano di legno, alle mattonelle “tattili” tridimensionali, alla pavimentazione studiata ad hoc, ai pannelli in braille che spiegano piante, fiori e animali.
Con l’opposto
dell’imperativo che caratterizza i giardini pubblici: in luogo del
divieto di toccare, l’invito a farlo e a carezzare, sfiorare, annusare,
ascoltare… Senza naturalmente dimenticare le specifiche esigenze degli
ospiti: il percorso è regolarmente intervallato da pensiline coperte da
alberi, con panchine munite di braccioli e spazi per parcheggiare sedie a
rotelle e passeggini.
La gestione del giardino è disciplinata da un protocollo siglato da Roma Capitale, dal Municipio e da tutti i soggetti coinvolti: gli ospiti della casa famiglia “La Rupicola” (confinante col giardino) provvedono alla guardianìa, la Asl RmB cura i programmi di riabilitazione dei disabili, l’università di Tor Vergata (Dipartimento di Biologia e Orto Botanico) ha in carico la gestione scientifica.
[Fonte: Comune di Roma]
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