martedì 17 maggio 2011

Comunicato stampa Casa al Plurale: "Quanto costa una casa famiglia? Consiglieri avvisati, disabili non ancora salvati"

Comunicato stampa 17 Maggio 2011

Quanto costa una casa famiglia? Consiglieri avvisati, disabili non ancora salvati
“Casa al Plurale” consegna in Campidoglio studio analitico con costi e spese di una casa famiglia

Roma - Conti fatti e anche recapitati direttamente a chi dovrà decidere la sopravvivenza delle 54 case famiglia della Capitale: in queste ore, “Casa al Plurale”, l'associazione che riunisce a Roma le strutture dove vivono circa 400 disabili, sta consegnando, in Campidoglio, a tutti i consiglieri una piccola ma densissima guida che racchiude tutti costi – dal vitto alle ore di presenza degli operatori, passando per la bolletta della luce, la benzina del pulmino e l’affitto e il condominio dell’abitazione - di una casa famiglia, in vista della prossima approvazione del bilancio del Comune.

E i conti non tornano: lo studio, nel quale si calcola, fino all’ultimo centesimo, quanto costa al giorno, pro capite, la vita in casa famiglia per sei disabili con media o alta disabilità, mette in evidenza il fatto che le rette, erogate dal Comune per gli ospiti delle case famiglia, sono meno della metà di quello che servirebbe.

“Abbiamo realizzato questo documento al fine di offrire uno strumento completo, preciso, esaustivo, che chi ha il potere di decidere quanto e come stanziare potrà utilizzare”, afferma il presidente di “Casa al Plurale”, Luigi Vittorio Berliri.
Nel 1995, quando nacquero le prime case famiglia di Roma, le rette giornaliere pro-capite furono stabilite in Lit.160.000 (corrispondenti ad € 82,63) e in Lit.210.000 per i più gravi (corrispondenti ad € 108,46). Dopo ben 16 anni risultano rispettivamente di € 97,41 e di € 127,87: le rette sono cresciute di appena il 17% circa, l’avvento dell’euro per le case famiglia di Roma si è tradotto solo nel collettivo raddoppio delle spese!
Le rette sono ferme a marzo 2007 quando c’è stato l’ultimo modestissimo aumento di circa € 2,50. E’ stata anche disattesa la Delibera Comunale 137/2001, nella quale viene previsto l’adeguamento delle rette all’indice ISTAT; e non si è minimamente tenuto conto degli aumenti contrattuali per i dipendenti delle Cooperative Sociali (si ricorda che il costo del lavoro per gli operatori è stabilito dal Ministero del lavoro, salute e politiche sociali). 

Il Comune di Roma per le 54 Case esistenti spende circa € 13.000.000 all’anno: ne servirebbero il doppio e questo è facilmente riscontrabile nello studio sui costi effettivi delle case famiglia che l’associazione “Casa al Plurale” sta sottoponendo all’attenzione dei singoli consiglieri.
“Siamo consapevoli che non è possibile pervenire ad un adeguamento immediato delle attuali rette a quelle che emergono dai nostri approfondimenti, e abbiamo senz’altro apprezzato che, lo scorso dicembre, la giunta abbia riconosciuto agli Enti Gestori circa un milione di euro, tuttavia - afferma il presidente di “Casa al Plurale”, Luigi Vittorio Berliri - occorre tener presente che tale cifra ha rappresentato solo un po’ di ossigeno”. 

Nella convinzione che la sopravvivenza delle case famiglia romane debba essere inserita tra le priorità inderogabili che la nostra Città è chiamata ad affrontare, l’appello di “Casa al Plurale”, in vista dell’approvazione del bilancio previsionale, è che ci sia una forte e condivisa volontà politica capace di far stanziare più risorse per questo specifico comparto - che avrebbe bisogno di uno stanziamento aggiuntivo annuo di almeno € 3Milioni - , in modo che nell’arco di 3 o 4 anni si riesca a colmare l’attuale gap.


Ufficio Stampa “Casa al Plurale”
Carmela Cioffi

Tel. 06.37351082
Cell. 338.1090669

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